top of page

1° Dicembre

Aggiornamento: 4 dic 2024

Se c’era una cosa che a lei piaceva era il Natale, se c’era una cosa che a lei piaceva più del Natale era dicembre. Da piccola amava quel rituale mattutino della casellina da aprire ogni giorno, in attesa del 25 dicembre.

Il calendario dell’avvento era un rituale a cui non avrebbe mai rinunciato. Fino a quel momento.

La sera l’aveva vista pubblico non pagante di un vernissage. La sua amica storica, Giulia, presentava il lavoro di quell’anno presso una galleria indipendente. Devi assolutamente esserci, le aveva detto, anche se era dall’altra parte di Milano nell’ora di punta. Mannaggia a Giulia.

Così, si era presentata rigorosamente in ritardo compresa di shopper con dentro il suo calendario dell'avvento appena ritirato da casa dei suoi. Cosa serviva essere figli unici se non si aveva neanche un calendario dell'avvento, dopo tutto.

- Allora cosa ne dici? - 

- Giulia, è pazzesca -

- Ok, sei perdonata per il ritardo, ora dimmi cosa ne pensi davvero -

- Senza pietà? -

- Senza pietà -

- Location top, bollicine top, concept top, dj set top -

- Delle mie opere, idiota -

- Quante volte te lo devo ripetere che sei perfettamente in grado -

- Non iniziare con la sindrome dell’impostore che fino a ieri non sapevi neanche cosa fosse una sindrome, praticamente -

- Imparo in fretta lo sai. Eccezionali -

- Cosa? -

- Le tue opere, idiota -

Giulia abbassò la testa arrossendo. Il parere di Gaia era forse una delle cose a cui tenesse di  più.

Silvia raggiunse le due amiche in compagnia di Liliana, la sua ragazza.

- Tesoro, eccoti, finalmente. Ah Giulia mi devi 20€ - disse Silvia

- Grazie Gaia! - disse Giulia

- Ma che vuoi da me? -

- Io e Silvia abbiamo scommesso sul tuo ritardo. Era troppo arrivare puntuale -all’inaugurazione? -

- Dovevi vederla come ti difendeva - disse Silvia

- Liliana quante volte te lo devo dire che le devi controllare queste due quando non ci sono? -

- Gaia ho provato, ma..-

- Ma ha puntato pure lei. Amore puoi pagarmi in natura più tardi -

- Liliana io mi fidavo di te - 

- Oh cazzo! - disse Silvia

Istintivamente le 3 donne spostarono lo sguardo nella stessa direzione di Silvia.

Davanti ai loro occhi Lucrezia, la ex di Giulia.



- Ma come cazzo le viene in mente di venire qui? - disse Silvia

- Giulia, tesoro, va tutto bene, ci siamo noi, non darle soddisfazioni -

- Raga tranquille. Non mi rovinerà questa serata -

- E quella chi è? - 

- Già, chi è? - disse Gaia incantata

Si distrasse completamente dalla conversazione animata delle amiche. Guardava fisso davanti a sé un paio di occhi chiari, un fisico statuario e delle labbra peccaminose, che ricambiarono il suo sguardo con un accenno di sorriso fino a sparire tra gli altri visitatori.

- Oh ma ti ripigli? - 

- Sil non devi andare a consumare la tua vincita -

- Sei incredibile, Giulia ha bisogno di noi e tu fai gli occhi dolci a quella là -

- Oh la stavate guardando anche voi -

- Sese, sempre la risposta pronta tu -

- Ma lo vogliamo fare un brindisi? -

- Paraculo -

- A Giulia! - disse Gaia

- A Giulia! - risposero le amiche

La serata tutto sommato andò bene. Giulia ricevette un sacco di complimenti siglando 2 vendite inaspettate. Silvia e Liliana tubarono per tutto il tempo senza ritegno, i single delusi dovettero arrendersi alla loro felicità. Gaia prese il suo calice e sgraffignando una bottiglia di prosecco uscì su un terrazzo solitario.

- Non immaginavo la vista di un film di Ozpetek, ma neanche la vista su una discarica -

La voce arrivò alle sue spalle, Gaia si girò sorpresa e rallentata dall’alcool.

- Ho portato il mio calice, se non ti spiace - disse la donna che aveva visto con Lucrezia.

Dopo un attimo di smarrimento Gaia sorrise e versò il prosecco nel bicchiere della donna.

- Spero di non averti spaventata - sorrise

- A spaventarmi sono certi musi là dentro - disse Gaia

- Non dirmelo, mi sono pentita di essere venuta non appena dentro, ma magari faccio in tempo a cambiare idea -

- Magari -


Si trovarono vicine e poi avvinghiate. 


- Devo andare -

- A perdere tempo con Lucrezia? -

- Passerei per una maleducata agli occhi della mia accompagnatrice, non trovi? -

- Io correrei il rischio -

La donna sorrise a Gaia, l’attirò a sé per un ultimo bacio e poi rientrò.

Gaia guardò la bottiglia di prosecco, si versò ciò che rimaneva nel suo flute e brindò alla donna e alla serata.


Restò a sognare, a godersi le stelle e la discarica ancora un po’ prima di rientrare.


- Oh ma sei qui? -

- Ehy Giuly -

- Sei ubriaca -

- Oh no, solo innamorata -



La mattina dopo si rese conto di non avere più il suo calendario dell’avvento, al suo posto, nella scatola vuota, un biglietto biglietto bianco con cornice dorata e un messaggio per lei:


Vieni a correre il rischio.



84 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti

24 Dicembre

23 Dicembre

22 Dicembre

Comments


bottom of page