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12 Dicembre

- Ehilà! Come è andata la seratina? - chiese Gaia a Silvia

- Hai da fare stasera? -

- Buongiorno anche a te Gaia-

- Buongiorno Gaia, hai da fare questa sera? -

- No, non ho da fare. Che succede, è andata male ieri sera? -

- Non proprio -

- Mi devo preoccupare? -

- Ma no, ci sei verso le 18.30? -

- Ok, ma mi puoi anticipare qualcosa, sento che mi sta salendo l’ansia -

- Stasera, al caffè letterario -

- Ok, lo dico anche a Giul, o è solo per noi? -

- Nono, va bene più teste siamo meglio è -

- Cazzo dobbiamo fare? -

- Eh poi ti spiego -

- Che odio, mi fai salire il crimine -

Se c’era una cosa che proprio odiava erano le inutili attese, per come la vedeva lei, Silvia poteva semplicemente invitarla stasera e poi raccontarle quello che aveva da dirle, oppure poteva sganciare quella bomba subito. Invece ora doveva stare tutta la giornata domandarsi che diamine fosse successo di così importante.

Riprese in mano Anna Karenina per distrarsi anche se la naturale antipatia per Aleksej Kirillovic Vronskij di certo non aiutava il suo nervosismo.

Aspettò che fosse l’orario della pausa pranzo per chiamare direttamente Giulia.

- A cosa devo l'onore di, addirittura, una chiamata -

- Sei libera stasera? -

- Dio sono morta già ora, pensavo di infilarmi direttamente a letto -

- Mi ha scritto Sil, dice che deve dirci una cosa questa sera, sembra importante -

- Argomento? -

- Vai a capire non mi ha detto nulla, quella stronza -

- Ah ecco perchè hai chiamato, brontolona -

- Ma perché la gente deve fare così? Se non mi vuoi dire quella cosa, dimmela quando è il momento, ma non mi torturare con questa attesa -

- Sicuro lo ha fatto per assicurarsi che andassi -

- E se si volessero lasciare? -

- Ma chi? -

- Silvia e Liliana -

- Ma figurati -

- Bhe è strano che mi abbia detto che vuole parlare di una cosa urgente proprio la sera dopo la cena -

- Come è andata a proposito? -

- Non me l’ha voluto dire -

- Dai ci vediamo alle 18.30, stai tranquilla che non si stanno lasciando -

- Che ne sai? Hai sentito Lil per caso? -

- Senti, voglio pranzare con tranquillità adesso, quindi ti lascio alla tua paranoia, ci vediamo dopo -

Gaia impaziente arrivò con quasi mezz'ora di anticipo al locale. Chiacchierò con la cameriera storica, che partecipava ai tornei di scacchi che facevano solitamente nel locale. Iniziò a ordinare qualcosa da bere per ingannare l’attesa. Tirò fuori la copia del suo libro e si rituffò inutilmente, nella Russia di fine ‘800.

- Uè Anna Arkad’evna Karénina, non si saluta - disse Giulia

- Ehy Giul, già qui? -

- Si, ho staccato un po’ prima e sono arrivata diretta sapendo di trovarti -

- Ma piantala! Dai ti offro da bere qualcosa -

Le due amiche vennero raggiunte da Lil e Sil poco più tardi. Gaia non sapeva più come contenere la sua curiosità:

- Allora? Si può sapere cosa succede? -


- Quanta fretta, mi fai sedere almeno - disse Sil divertita

Voleva tenere sulle spine l’amica, ma la tranquillizzò su una possibile rottura tra lei e Liliana:

- Ma che vai a pensare! -

- Quindi come è andata la vostra cena? - intervenne Giulia

- Tutto perfetto - disse Liliana con gli occhi sognanti

- Sì, mi ha preparato una cena buonissima, ha fatto anche quegli involtini che ti piacciono tanto -

- Bene, adesso che la puntata di Masterchef è finita mi volete finalmente dire cos’è tutto sto mistero? -

- E va bene, volevo creare solo un po’ di suspence -

- Un po’? Mi hai avvisata otto ore fa -

- Ok, ok, mi arrendo! Ieri sera io e Lil mentre eravamo sul più bello e -

- Amore, non credo siano importanti i dettagli -

- Sì, infatti che schifo. Con tutto il rispetto Lil - disse Gaia

- Farò finta di non aver sentito - continuò Sil - Insomma eravamo lì che ci divertivamo e a un certo punto Lil mi fa notare una cosa -

Silvia mise la mano nella borsa ed estrasse un biglietto bianco con la cornice dorata

- Dove l'avete trovato? - disse Giulia quasi sottovoce

- È identico a quello che ti ha lasciato quella donna -

- Era sulla scrivania della mia inquilina, ce ne era un mazzo intero -

- Aspetta, stavate facendo porcate in camera della sua coinquilina? - disse Gaia

- Serio? È tutto quello che hai da dire? Io ti porto un indizio grande come una casa e ti viene da chiedere solo questo - disse Silvia

- Raghe la verità è che non mi interessa, è stata l'avventura di una notte. Va bene così chiunque lei sia, è iniziato e finito tutto li -

Le amiche rimasero in silenzio a guardarla stupite, quasi non riconoscevano la loro amica

- Hai ricominciato a riguardare quei video sullo Zen e l’arte della milanese su Youtube, per caso? - chiese Silvia

- Ma no, stupida, anche se sapete quanto mi facciano bene quei video. Ho solo capito che non ne vale la pena, mi resta un bel ricordo -

- Le resta il bel ricordo, ma la sentite? - 

- Davvero non ti importa più - chiese Giulia

- Vi dico di si. Ho anche buttato via il biglietto -

- Ma se poi la rincontri e vi mettete insieme pensa come ci rimarrà sapendo che non lo hai conservato - disse Lil

- Lil, tesoro, questo è troppo anche per me - disse Giulia mettendo una mano su quella dell’amica

- Amore sei troppo romantica. Una così non credo che miri alla conservazione dei suoi cimeli. Mi sa più di collezionista di mutandine - disse Silvia

- Ehi - protestò Gaia

- Che c’è? Hai detto che non ti interessa più - rispose Silvia

- Non è un buon motivo per insultarmi, però -

- Va bene. Se non ti interessa più, allora non vorrai neanche sapere quello che abbiamo scoperto -


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1 Comment


Jinx
Dec 13, 2024

Basta tenerci sulle spine! È una torturaaaa

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