Si svegliò verso le 8.30, restò un attimo a fissare la luce che penetrava dalle fessure delle persiana. Poi ricordò il giorno prima. Prese il cellulare. Una notifica di Giulia. Sorrise e aprì il messaggio
- Sono senza parole, grazie. Sono stata una stupida, potrai perdonarmi? ti voglio bene -
Gaia rise
- Ma certo che ti perdono, ti voglio bene anche io. Ci vediamo stasera, ci devi raccontare tutto -
Giulia lesse il messaggio e si sentì in pace con il mondo, non poteva ancora crederci.
Mentre attendeva l’arrivo di Liliana era andata negli spogliatoi delle terme. Consultò il buono che le aveva regalato Gaia. Alle ore 10 era previsto il trattamento deluxe. Iniziò a spogliarsi e a prepararsi. Erano le 9.55 e di Liliana nessuna traccia. Aveva provato a scriverle
- Dove sei? -
- Giul perdonami, ho fatto tardi, sto arrivando tu inizia pure -
- Ma abbiamo il trattamento -
- Lo so, tu inizia io arrivo, dì loro di aspettarmi, corro -
Scocciata Giul si diresse verso l’area dei massaggi
- Già non avevo voglia, ci si mette pure Lil ora - pensò tra sé
Arrivò davanti alla porta della sala prenotata e l’aprì.
Non c’era nessuno, verificò le indicazioni del buono.
- Il posto è questo. Saranno in ritardo pure loro - pensò
Si guardò intorno mentre aspettava, stava osservando delle boccette di unguenti quando sentì aprire la porta alle sue spalle
- Ah meno male! Stavo pensando di essere nel posto sbagliato - disse girandosi
- Ciao -
- Lucrezia! -
- Già! Sono proprio io -
- Ma cosa ci fai qui? - chiese Giulia spiazzata
Ho un trattamento prenotato -
Giulia non poteva crederci, non poteva aver avuto così tanta sfiga
- Ho un trattamento prenotato anche io - disse quasi balbettando
- Lo so, sono qui per questo -
- Cosa? -
- La tua amica non l’ho mai digerita più di tanto, ma devo dire che ci sa fare -
- Quale amica, di cosa stai parlando? -
Gaia, questo buono per il trattamento è suo, me lo ha dato lei -
- Ma cosa stai dicendo? -
- Giorni fa mi ha contatta per parlare -
- Della donna segreta -
- Quale donna segreta? - chiese Lucrezia
- Non ti ha contattata per chiederti della donna con cui eri al mio vernissage? -
- No, mi ha contatta per dirmi che mi ami ancora -
- Cosa? Ma questo non è vero? Perché avrebbe dovuto farlo - disse Giulia in panico
- Quindi non è vero? -
- Io non ne sapevo nulla -
- Lo so, me lo ha detto -
- Non so perché l'abbia fatto -
Lucrezia sorrise e si avvicinò a Giulia
- Forse perché in qualche modo sospetta che anche io ti ami ancora -
- Cosa? - disse Giulia stupita
- Mi ha detto, “vattela a riprendere” e mi ha dato il suo accesso. Quindi ho preso quel biglietto e sono venuta a riprederti, se tu lo vuoi ancora - disse mentre le lacrime le bagnavano le guance
Giulia aveva una mano alla bocca e non riusciva a fare altro che a piangere.
Lucrezia le si fece più vicina e la cinse con le braccia, Giulia continuava a piangere mentre faceva di sì con la testa. Fermarono l’una le lacrime dell’altra baciandosi e tenendosi strette.
Quella sera in caffetteria tutto era pronto per il Torneo di Natale.
- Insomma, hai fatto da Cupido - disse Ale
- Sono stata brava, ma paragonarmi addirittura a un dio, sembra troppo anche a me - rispose Gaia
- Ma finiscila - disse Sil lanciandole un tovagliolo in testa
- Sono così felice! Giulia è tornata con Lucrezia e ha fatto pace con te - disse Lil
- Sì, peccato che si sono bruciate il trattamento quelle due sceme - disse Gaia
- Oh sono certa che lo hanno sostituito con uno più degno e a più riprese -
- Che schifo Sil! Perfavore! Lo sai che non voglio immaginare nessuna di voi fare certe cose -
- Comunque devo dirtelo sei stata proprio un genio! Tenerci nascosto il vero motivo dell’incontro con Stella, poi quello con Lucrezia. Chapeau amica mia chapeau. Ci hai manovrate tutte come burattini - disse Sil
- Ma ci raggiungono stasera? - chiese Lil
- Sì, dovrebbero venire e ti giuro Sil, che se ora fai una battuta sul verbo venire, ti rovescio tutta questa media in testa - disse Gaia minacciando l’amica.
Il torneo di scacchi iniziò, Gaia vinse le prime partite, ma quando il gioco iniziò a farsi serio dovette dichiarare il ritiro.
Anche quell’anno Ale vinse la gara, il premio consisteva tra le altre cose di una bottiglia magnum
- Dai dai apri - disse Sil allungando dei bicchieri ad Ale
Tutti si unirono al brindisi
- Voglio fare questo brindisi a Gaia, senza di te questo Natale non sarebbe stato così bello - disse Giulia alzando il calice
- A Gaia - risposero tutte le altre.
Più tardi Lucrezia le si fece vicino
- Che dire? Mai mi sarei aspettata di ringraziarti -
- E invece mi sa che ti tocca - disse Gaia
Lucrezia sorrise
- Senti, seppelliamo l’ascia di guerra e facciamo che questo sia un nuovo inizio anche per noi due, ok? -
- Ma certo - disse Gaia
- Allora grazie e a buon rendere - disse Lucrezia alzando il bicchiere
Giulia e Lucrezia si offrirono di riaccompagnarla a casa, aprì il cancello elettrico e si mise a camminare nel cortile con la testa in sù a guardare le stelle.
Il cielo per una volta era limpido e si potevano vedere nitidamente molti più astri del solito. Si sentiva soddisfatta. Aveva corso un bel rischio, ma ne era valsa la pena. Era felice per Giulia. Il Natale aveva avuto la sua magia quest’anno.
Inserì le chiavi nella toppa
- Dicono che hai perso il calendario dell’avvento -
Si fermò sorpresa, conosceva quella voce, si girò lentamente. Lei era lì e aveva il sorriso più bello che avesse mai visto
- Ciao, sono Vittoria - disse
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